Il sito dell’antica città di Pantalica,il cui nome di origine bizantina significa “luogo delle grotte”, dalle numerosissime tombe a grotticella artificiale di fattura sicano-micenea o
sicula,stimate complessivamente in 5.000 dall’archeologo Paolo Orsi mettendo insieme quelle reperibili in varie zone di pertinenza del medesimo sito,è stato identificato alla sommità di un’altura tabulare a punta di lancia spezzata che separa due corsi d’acqua. Il primo è l’Anapo,derivato dal greco anapos con significato privativo di pos per potamos “fiume”,quindi il “non fiume”,ovvero il fiume che si nasconde,dal fatto evidente che in parecchi tratti del suo percorso scompare in superficie per incanalarsi in condotte carsiche,all’interno delle quali può scorrere per molti chilometri
Pantalica. Dettagli
Sabbia dorata che si estende per circa 200 metri bagnata dal cristallino mare azzurro sempre limpidissimo e calmo grazie al fatto che questa caletta è riparata da venti e mareggiate da dune e scogli. Grotte, anfratti e dune rendono ancora più suggestivo il paesaggio.La spiaggia di Calamosche, meglio conosciuta dagli abitanti del posto come “Funni Musca” si trova tra Vendicari e Noto.Una volta parcheggiata la macchina bisogna percorrere circa un chilometro prima di arrivare alla spiaggia dopodiché la meraviglia si aprirà davanti ai nostri occhi.Un luogo incantevole dove regnano la pace e il silenzio, nessun bar, nessuno stabilimento balneare, nessuna musica assordante o presenze moleste, solo natura allo stato puro.
Informazioni utili
Sabbia ma anche scogliera ( entrata libera )
Non si può pescare
Bisogna camminare a piedi per un 600 mt circa sotto il sole
Sconsigliato da andare nelle ore centrali in alta stagione
Distanze da Siracusa 25 km da Noto 8 km da Avola 12 km
Non si possono portale animali
Dove prenzare in zona ” Trattoria Calamosche ”
Area attrezzata camping (attivo solo stagione estiva)
Parcheggio auto, moto e bici a pagamento (attivo solo stagione estiva)
In Provincia di Siracusa, tra Noto e Pachino, su un tratto di costa bassa e sabbiosa che si estende per circa 1512 ettari si adagia la Riserva Naturale di Vendicari, una zona di alto valore biologico che racchiude aspetti naturalistici e storici di grande interesse. Prevista da una legge della Regione Siciliana del maggio 1981, l’area è stata ufficialmente istituita nel 1984 ma resa effettivamente fruibile solo nel 1989. Per la presenza di biotopi differenti: costa rocciosa e sabbiosa, macchia mediterranea, pantani (salmastri e d’acqua dolce), saline, garighe e aree coltivate, la zona è diventata un importante punto di riferimento per l’avifauna proveniente dal continente africano che qui sosta prima di raggiungere le mete migratorie di tutta Europa. Dettagli
Sull’altopiano avolese è d’obbligo la visita ai resti della città antica, dove sono visibili le rovine e le numerose abitazioni rupestri che fiancheggiano la strada. Qualche chilometro verso nord, sulla strada Avola Antinca si trova il belvedere da quale si può godere un panorama vastissimo; si può ammirare il mare e, durante le giornate di sereno molto frequenti nella zona, si può ammirare la cima del Vulcano Etna. Da qui si gode di una bella vista sul Canyon di Cava Grande, una riserva naturale orientata, ricca di rilevanze paesaggistiche, antropologiche, idreologiche, archeologiche e speleologiche con le imponenti pareti calcaree e picco sul fondovalle, da un’altezza di 507 metri proprio nel tratto in cui il fiume raggiunge la massima profondità e la massima ampiezza di 1200 metri. Dettagli